Una missione, una speranza

Inserire la biodiversità nelle aziende agricole moderne è cultura, tradizione, eccellenza, innovazione. Due esperti di calibro nazionale, Mauro Carboni per il comparto vegetale, Alessio Zanon per la zootecnia, portano la loro incredibile esperienza al servizio delle aziende che guardano al futuro.

Biodiversità agraria

Nel mondo sono state classificate oltre 250’000 specie vegetali. Di queste:

  • 75’000 sono ritenute commestibili;
  • 7’000 sono state utilizzate dall’uomo;
  • 150 hanno valore commerciale;
  • 100 garantiscono l'approvvigionamento alimentare pro-capite;
  • 30 soltanto costituiscono le colture più comuni;
  • 3 cereali (riso, frumento e mais) soddisfano il 60% del fabbisogno calorico della popolazione mondiale.
L’agricoltura intensiva degli ultimi anni ha semplificato drasticamente le pur poche specie coltivate, un tempo divise in migliaia di varietà. Questo fenomeno, chiamato erosione genetica, in un secolo ha divorato il 75% della biodiversità, ed è il male oscuro della flora mondiale.

Con l’erosione genetica cosa perdiamo?
  • Il sapere popolare intorno alla coltivazione;
  • usi e tradizioni legate all’utilizzo;
  • antichi sapori;
  • variabilità genetica, essenziale per la sopravvivenza degli ecosistemi;
  • elasticità delle specie a resistere ai mutamenti ambientali;
  • caratteri di resistenza alle crittogame;
  • possibilità di un miglioramento genetico;
  • possibilità di valorizzare i nostri territori.
Biodiversità non significa solo salvare il nostro passato, ma anche e soprattutto il nostro futuro!

Biodiversità zootecnica

Delle oltre 50'000 specie note di Uccelli e Mammiferi, solo una quarantina sono classificate come domestiche o addomesticate, e solo bovini, ovini, equini, avicoli, caprini e suini hanno ampia diffusione. Di queste specie esistono numerosissime razze, e il loro numero è in continua variazione, sia perché non esiste una definizione condivisa di razza, sia perché i risultati delle ricerche portano a continui aggiustamenti.

Queste risorse genetiche formano l’insieme della diversità degli animali domestici (DAD), necessario a soddisfare la continua crescita di domanda di prodotti di origine animale e di servizi per l’agricoltura. La perdita di questa biodiversità è progressivamente aumentata con il crescere della popolazione mondiale e con i cambiamenti apportati ai sistemi produttivi tradizionali.

L’Italia è uno dei Paesi più ricchi di biodiversità in Europa e nel mondo. La presenza di ambienti molto variegati e di antiche tradizioni allevatoriali ha favorito, nel corso dei secoli, la selezione di molte razze. La biodiversità zootecnica risponde molto spesso ad esigenze adattative ad ambienti diversi proponendo un’interazione animale produttivo – ambiente di allevamento.

Razze tipiche di un territorio che forniscono prodotti unici, collegati geograficamente e culturalmente all’ambiente circostante: riserve di saperi, sapori e biodiversità.